L’olio di cocco è diventato popolare tra chi cerca uno stile di vita sano, tanto da essere spesso considerato un “superfood”. Ma può davvero aiutare a perdere peso?


In questo articolo analizziamo le proprietà dell’olio di cocco, i suoi presunti effetti dimagranti, le modalità corrette di assunzione e le eventuali controindicazioni, senza mai dimenticare che nessun alimento da solo fa miracoli.
Le proprietà e i benefici dell’olio di cocco
L’olio di cocco si ottiene dalla polpa essiccata della noce di cocco ed è composto principalmente da grassi saturi, in particolare acidi grassi a catena media (MCT, come l’acido laurico). Proprio questi MCT sembrerebbero essere alla base del suo successo: vengono metabolizzati più rapidamente rispetto ad altri grassi e possono essere utilizzati subito come fonte di energia.
Tra i benefici dell’olio di cocco ci sono:
- Maggiore senso di sazietà: alcuni studi suggeriscono che i MCT possano ridurre l’appetito, favorendo un minor apporto calorico complessivo.
- Energia pronta: ideale per chi pratica attività fisica, poiché fornisce carburante immediato.
- Azione antimicrobica: grazie all’acido laurico, che può contrastare batteri e funghi.
Tuttavia, questi benefici devono essere considerati nell’ambito di una dieta equilibrata e mai intesi come effetti dimagranti automatici. Gli studi sui benefici dell’olio di cocco devono essere approfonditi in quanto i risultati ottenuti fino adesso sono discordi.
L’olio di cocco fa dimagrire?
La domanda “L’olio di cocco fa dimagrire?” ha una risposta univoca. L’olio di cocco non è un alimento dimagrante.
Gli MCT presenti nell’olio di cocco sembrano avere un effetto positivo sul metabolismo, stimolando un leggero aumento della termogenesi (ovvero il consumo calorico del corpo). Tuttavia, come già detto, gli studi condotti finora sono limitati e non sempre concordi.
Un cucchiaino di olio di cocco al giorno, integrato in una dieta bilanciata, potrebbe contribuire a una maggiore sazietà e quindi a una riduzione delle calorie totali introdotte, ma non sostituisce una dieta ipocalorica ben strutturata né l’attività fisica. Il consiglio generale è, quando si parla di condimenti, di usare oli come l’olio di oliva (extravergine) e/o oli di semi in quanto ricchi di grassi mono e polinsaturi che hanno effetti benefici confermati sull’assetto lipidico: colesterolo e le sue frazioni in particolare.
Come assumere l’olio di cocco?
Chi si chiede come usare l’olio di cocco per dimagrire, deve sapere che non esistono dosi magiche o momenti ideali universali: tutto dipende dalle proprie abitudini alimentari e dallo stile di vita.
L’olio di cocco può essere assunto:
- A crudo, ad esempio aggiunto a frullati, smoothie bowl o yogurt.
- In cottura leggera, per saltare le verdure o preparare uova strapazzate, grazie alla sua buona stabilità alle alte temperature.
- In ricette dolci o fit, sostituendo il burro in alcuni impasti.
Per benefici reali, è fondamentale che venga usato al posto di altri grassi meno salutari, e non come aggiunta calorica extra.
Quanto olio di cocco al giorno?
Una delle domande più frequenti è: quanto olio di cocco al giorno si può consumare? In genere, si consiglia non più di 1-2 cucchiaini al giorno (5-10 ml), sempre all’interno di un piano alimentare equilibrato.
Questa quantità può già essere sufficiente per sfruttare le sue proprietà senza eccedere con l’apporto di grassi saturi. Anche se gli MCT hanno un metabolismo più veloce, rimangono comunque grassi e quindi calorici (circa 9 kcal per grammo).
Come sempre, la parola chiave è moderazione.
Bisogna anche ricordare che le linee guida raccomandano di non superare il 10% delle calorie totali provenienti da grassi saturi, quindi è sempre meglio preferire alimenti che contengono acidi grassi insaturi: pesce, olio di oliva e di semi, frutta in guscio e semi oleosi
Controindicazioni dell’olio di cocco
Sebbene l’olio di cocco sia generalmente ben tollerato, esistono alcune precauzioni da tenere a mente:
- È ricco di grassi saturi: un consumo eccessivo aumenta il colesterolo LDL. Meglio consultare il medico se si soffre di ipercolesterolemia o di patologie cardiovascolari.
- Può causare disturbi digestivi se assunto in grandi quantità da chi non è abituato, come nausea o gonfiore.
- Va evitato in regimi alimentari che richiedano un controllo severo dei grassi, ad esempio in caso di problemi epatici.
In caso di dubbi o condizioni cliniche particolari, è sempre bene parlarne con un professionista della nutrizione.
L’olio di cocco può essere un valido alleato in cucina e offrire alcuni benefici metabolici, ma non è la chiave del dimagrimento. Usarlo in piccole dosi, in sostituzione di altri grassi meno sani, all’interno di uno stile di vita attivo e di una dieta varia è la scelta più equilibrata. Nessun singolo alimento può fare miracoli: è l’insieme delle abitudini quotidiane che fa davvero la differenza per il benessere e il peso corporeo.