Diete e benessere

Dieta dei gruppi sanguigni: cosa c’è di vero?


Come funziona la dieta dei gruppi sanguigni

La dieta del gruppo sanguigno è uno dei regimi alimentari più discussi degli ultimi anni. Ideata dal naturopata Peter D’Adamo, questa teoria sostiene che il gruppo sanguigno possa influenzare il modo in cui il nostro corpo digerisce determinati alimenti, suggerendo un’alimentazione specifica per ciascun gruppo. Ma cosa c’è di vero nella dieta dei gruppi sanguigni? E soprattutto, può davvero funzionare per dimagrire? Scopriamo insieme come funziona questa dieta e cosa ne pensano gli esperti.

Cos’è la dieta del gruppo sanguigno

La dieta del gruppo sanguigno si basa sull’idea che ogni gruppo (A, B, AB, 0) abbia una predisposizione genetica a metabolizzare meglio determinati alimenti. Secondo il suo ideatore, i diversi gruppi si sarebbero evoluti in momenti diversi della storia umana, adattandosi a specifici tipi di alimentazione. Seguendo queste indicazioni, sarebbe possibile migliorare la salute, perdere peso e prevenire malattie.

Questa dieta si è guadagnata una certa popolarità, ma rimane oggetto di dibattito tra gli esperti. Se vuoi scoprire altri menu dimagranti famosi, consulta il nostro articolo sulle 7 diete dimagranti più famose.

Il principio: ogni gruppo la sua alimentazione

La teoria alla base della dieta del gruppo sanguigno si fonda sull’idea che il nostro sistema immunitario sia strettamente legato all’apparato digerente, dove gli alimenti vengono elaborati per poi raggiungere tutte le cellule attraverso la circolazione del sangue. Secondo questa teoria, alcuni alimenti possono essere più o meno compatibili con un determinato gruppo sanguigno, influenzando il modo in cui il corpo li riconosce e li metabolizza. In particolare, si ritiene che le lectine, proteine presenti in molti cibi, possano interagire negativamente con il sangue, provocando infiammazioni o disturbi digestivi quando l’alimentazione non è adatta al proprio gruppo. Le lectine sono presenti nei legumi e cereali integrali, ma vengono inattivate con la cottura, del resto questi tipi di alimenti sono consumabili solo da cotti.

Ad esempio, una dieta non compatibile con il gruppo sanguigno potrebbe causare problemi come gonfiore addominale, difficoltà di digestione, emicrania, affaticamento e persino squilibri metabolici a lungo termine. Seguendo questa teoria, scegliere alimenti che il corpo “accetta” come benefici potrebbe ridurre le reazioni avverse, migliorando il benessere generale e l’efficienza del sistema immunitario.

Secondo la dieta del gruppo sanguigno, quindi, la scelta degli alimenti deve essere guidata da peculiarità precise. Ciascuno dei 4 gruppi avrebbe caratteristiche uniche che influenzano la digestione, il metabolismo e le reazioni immunitarie, di conseguenza l’alimentazione dovrebbe essere regolata includendo principalmente cibi che il corpo riconosce come “amici”. Mentre bisognerebbe eliminare o ridurre quelli che possono provocare reazioni avverse o infiammazioni perché incompatibili con il gruppo sanguigno di appartenenza. Vediamo nel dettaglio le indicazioni per ciascun gruppo sanguigno.

Gruppo sanguigno A

Il gruppo A è associato a un profilo “agricolo”, legato all’introduzione dell’agricoltura nella storia dell’esistenza dell’uomo. Secondo questa teoria, possiamo vedere un esempio di dieta del gruppo sanguigno delle persone con gruppo A che dovrebbero preferire menu vegetariani. Gli alimenti indicati per comporre la dieta sulla base del gruppo sanguigno A dovrebbero essere, infatti:

  • Verdure;
  • Cereali integrali e pseudocereali;
  • Frutta;
  • Proteine vegetali come tofu e legumi.

Dovrebbero invece evitare carne rossa e latticini, che il loro organismo faticherebbe a digerire. Questo tipo di alimentazione è simile a una dieta a base vegetale, che spesso viene associata a benefici per la salute cardiovascolare e per la gestione del peso.

Gruppo sanguigno B

Il gruppo B è considerato “nomade”, con una maggiore tolleranza verso una varietà di alimenti. Le persone con questo gruppo sanguigno possono includere nella loro dieta:

  • Carne magra;
  • Latticini;
  • Pesce;
  • Frutta e verdura.

Tuttavia, dovrebbero limitare il consumo di cereali raffinati, pollo e legumi specifici come le lenticchie. L’approccio alimentare di questa dieta del gruppo sanguigno B sembra equilibrato, ma essendo un’alimentazione priva di cereali, richiede comunque una certa attenzione.

Gruppo sanguigno AB

Il gruppo AB è una combinazione dei gruppi A e B, e quindi il piano alimentare suggerito è un mix tra i due. Chi appartiene a questo gruppo dovrebbe prediligere:

  • Proteine magre come pesce, legumi e uova;
  • Verdure a foglia verde; 
  • Latticini leggeri.

Allo stesso tempo, deve assolutamente evitare la carne rossa e il pollo. No anche a frumento, mais e grano saraceno. Questa dieta prevede anche il divieto di assunzione dei carboidrati dopo le cinque del pomeriggio.

Gruppo sanguigno 0

Il gruppo 0 è legato al profilo “cacciatore”, con una predilezione per le proteine animali. Le persone con questo gruppo dovrebbero basare la loro alimentazione su:

  • Carne magra;
  • Pesce;
  • Verdure.

In questa dieta, che molto ricorda il regime alimentare in voga tempo fa della dieta paleolitica, sono invece sconsigliati cereali, latticini e legumi perché di difficile digestione da parte di chi ha il gruppo 0, ovvero circa il 39 per cento della popolazione italiana. Questo approccio ricorda una dieta a basso contenuto di carboidrati, spesso associata a una perdita di peso più rapida, ma con alcune limitazioni nutrizionali.

Le perplessità sulla dieta dei gruppi sanguigni

Se ti chiedi cosa c’è di vero nella dieta dei gruppi sanguigni, ti diciamo che, nonostante la curiosità che suscita gli esperti rimangono divisi sulla sua validità scientifica. I dati statistici smentiscono clamorosamente le teorie di questa dieta e non esistono prove a sostegno dei presunti benefici di questo regime alimentare.

Numerosi studi non hanno trovato prove sufficienti per confermare che il gruppo sanguigno influenzi la capacità di metabolizzare determinati alimenti. Inoltre, molte delle indicazioni suggerite sono simili a quelle di un’alimentazione equilibrata, indipendentemente dal gruppo sanguigno.

Adottare un regime alimentare basato sul gruppo sanguigno potrebbe funzionare per alcune persone, ma non necessariamente per il motivo dichiarato. Se stai cercando un piano dieta personalizzato basato su dati scientifici, consulta la nostra guida sulla dieta dimagrante.

È sempre meglio consultare un nutrizionista o un dietologo per scegliere l’alimentazione adatta alle tue necessità.



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