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Il respiro all’origine dell’armonia


Benefici della respirazione consapevole e del Pranayama

respiro consapevole

Respirare è un’azione involontaria in grado di garantire la sopravvivenza dell’organismo. Non sempre il ritmo del respiro è fluido, talvolta può subire

alterazioni che, a lungo andare, provocano disturbi spiacevoli per tutto il corpo.

Lo yoga insegna come riallineare il respiro e ritrovare l’armonia.

Cos’è il respiro

La respirazione si basa sullo scambio di gas che avviene a livello dei polmoni. Questo processo consente all’organismo di procurare ossigeno atmosferico e di espellere anidride carbonica. Per svolgere questi compiti, l’atto respiratorio si divide in due fasi: l’inspirazione e l’espirazione.

L’inspirazione consente all’ossigeno di entrare nei polmoni grazie a un movimento di espansione della gabbia toracica con il seguente aumento del volume. Più intenso è il movimento, più aria ricca in O2 vi fluirà all’interno. Durante l’espirazione, invece, i muscoli intercostali si rilassano e rilasciano l’aria povera di ossigeno che viene immessa nell’atmosfera.

Come esercitare il respiro consapevole

Il ritmo del respiro varia: se vi state rilassando risulterà più lento e profondo, rispetto a quando svolgete attività fisica. Tuttavia, determinate condizioni, come lo stress, l’ansia e la paura, possono indurre un respiro affannoso anche in situazione di riposo.

Per questo motivo è indispensabile concentrare l’attenzione sull’atto respiratorio. Proprio in questo consiste il respiro consapevole, ossia un insieme di tecniche che favoriscono il benessere, l’armonia e la calma.

Vediamo come lo yoga aiuta a metterlo in pratica.

Cos’è il Pranayama

Nello Yoga, la respirazione cosciente è chiamata “Pranayama” ed include una serie di tecniche utili a modificare la respirazione. L’obiettivo è il controllo del Prana, ossia l’energia vitale che permea tutto lo spazio. Ayama vuol dire invece “estensione”, mentre Yama direzionamento.

Sommando i significati si ottiene la definizione completa di Pranayama, ovvero: “estensione e direzionamento dell’energia vitale”. Più semplicemente, questa respirazione consente il mantenimento della mente stabile e lucida e contemporaneamente l’affioramento delle potenzialità nascoste.

I benefici

Oltre ad essere particolarmente indicata in condizione di forte stress o ansia, il Pranayama offre diversi altri benefici, in base alla tecnica scelta. Eccone alcuni:

  • migliora la circolazione sanguigna
  • Favorisce l’eliminazione delle tossine
  • Libera la mente dalle paure
  • Rinforza il sistema immunitario
  • Aiuta la memoria e la concentrazione
  • Purifica il corpo
  • Tonifica il diaframma
  • Incrementa l’energia
  • Migliora il sonno

Esempi di Pranayama

  1. Nadi Shodhana: questa tecnica consiste nell’alternare la respirazione tra le 2 narici e ha lo scopo della purificazione dei canali di corpo e mente. Per farla, posizionate l’indice e il medio della mano destra sulla fronte, tra le due sopracciglia. Il pollice vi servirà per tappare la narice destra, mentre il mignolo la sinistra.
    Iniziamo: inspira per 4 secondi dalla narice sinistra, tappala e trattieni l’aria per un istate, espira dalla narice destra per 6 secondi. Ora inspira dalla narice destra per 4 secondi, tappala e trattieni l’aria per un istante, espira dalla sinistra per 6 secondi. Il primo ciclo è terminato, ripetilo per almeno 5 volte.
  2. Sama vritti Pranayama, o Respirazione Quadrata: viene tradotto come “respiro che stabilizza le fluttuazioni della mente”. Questa respirazione prevede 4 fasi della stessa durata ognuna: InspirazioneRitenzione a pieno (Ritenzione del respiro dopo l’inspirazione) Espirazione Ritenzione a vuoto (ritenzione del respiro dopo l’espirazione). L’inspirazione diaframmatica dev’essere profonda ed avviene tramite il naso, proprio come l’espirazione. Prima di tutto sedetevi a gambe incrociate e mantenete la colonna vertebrale dritta.
    Iniziamo: uniformate il respiro nelle 4 fasi, contando nella mente per ogni esecuzione. Continuate per qualche ciclo finché non vi risulterà facile. Dopo di che, aumentate il tempo fino a 6 secondi, fino a 8 e infine fino a 10. Ripetete da 10 a 20 cicli respiratori. Concludete facendo l’esercizio al contrario: riducete progressivamente da 10, 8, 6 e infine 4 secondi ogni fase respiratoria.

Queste sono solo due tra le tante pratiche che potete provare. Al termine di ogni respirazione Pranayama, soffermatevi ad osservare gli effetti percepiti a livello mentale e fisico.

Buona pratica a tutti da Pesoforma.



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