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Dolcificanti: verità e falsi miti


Alla scoperta delle alternative artificiali allo zucchero e dei loro segreti

Dolcificanti artificiali: quali sono e caratteristiche

I dolcificanti artificiali sono stati, e sono spesso tuttora, al centro dell’attenzione quando si parla di alimenti sostitutivi per il controllo e mantenimento del peso. Sono infatti molti gli interrogativi ad essi legati, le cui risposte sono per larga parte ancora oggi poco conosciute dalla maggior parte delle persone. Un topic che di frequente torna di moda e porta dietro a sé diversi dibattiti: i dolcificanti sono dannosi per la salute? Aiutano davvero a dimagrire? In quale quantità possono essere consumati?

Dolcificanti artificiali: di cosa si tratta?

Conosciuti con diversi nomi, i dolcificanti artificiali sono sostanze dal potere dolcificante estremamente elevato, da 300 a 13.000 volte più dolci rispetto al classico zucchero da cucina, al punto da renderne sufficienti piccolissime quantità per donare un sapore particolarmente dolce all’alimento a cui vengono aggiunti. Questo consente un più ridotto apporto calorico, a fronte di un potere dolcificante pari se non superiore. Sono considerati additivi alimentari, la cui aggiunta negli alimenti, perciò, è regolamentata. I dolcificanti artificiali, come suggerisce il nome stesso, non si trovano in natura e devono quindi essere sintetizzati in laboratorio.

Quanti tipi di dolcificanti artificiali esistono?

La FDA (Food and Drug Administration) ha approvato cinque dolcificanti artificiali per il consumo umano, nonostante non vi sia un totale consenso in merito alla loro sicurezza. Si tratta di:

  • acesulfame K;
  • aspartame;
  • saccarina;
  • neotame;
  • sucralosio.

Oltre a questi, vengono largamente utilizzati anche altri due dolcificanti artificiali, ovvero alitame e ciclamato, riconosciuti come sicuri in diversi stati. La FDA e anche l’EFSA hanno inoltre riconosciuto la stevia come “supplemento generalmente riconosciuto come sicuro”, e dunque utilizzabile come sostituto dello zucchero. Ognuno di questi dolcificanti presenta valori diversi rispetto al saccarosio tradizionale, e per questo è bene prestare attenzione in caso di esigenze specifiche o di disturbi quali dipendenze da zucchero e diabete.

I dolcificanti artificiali fanno bene alla salute?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di non superare il 10% delle calorie totali attraverso il consumo di zuccheri. Per una persona affetta da diabete, il saccarosio dovrebbe essere ridotto ulteriormente, o addirittura andrebbe evitato il suo consumo e quello dei prodotti che lo contengono. Un consumo eccessivo di questo dolcificante naturale aumenta infatti il rischio di obesità, con tutte le conseguenze negative ad essa legate come iperlipidemia, insulino resistenza, problemi cardiocircolatori e maggiore suscettibilità ad alcune forme tumorali.

Viste le premesse, potrebbe apparire come l’utilizzo dei dolcificanti artificiali rappresenti una valida e altamente salutare soluzione. In realtà, come spesso accade, la verità sta nel mezzo: è alquanto ottimistico sperare di poter tenere sotto controllo l’assunzione calorica solo ed esclusivamente attraverso l’utilizzo del dolcificante artificiale. Inoltre, queste sostanze sono materia costante di ricerche e per questo è bene procedere con cautela in quanto alcuni studi in passato – poi superati – avevano dimostrato effetti negativi sulla salute in termini di tossicità e cancerogenicità. Un buon modo per prevenire possibili rischi è quello di scegliere dolcificanti artificiali di alta qualità, supportati da analisi e dai parametri ottimali e per questo affidabili e sicuri per l’organismo.

Le regole per una corretta assunzione dei dolcificanti artificiali

Per una corretta assunzione dei dolcificanti artificiali occorre tenere in considerazione che, nonostante non presentino lo stesso apporto calorico del normale zucchero da cucina, possono comunque comportare dei rischi se non assunti nel modo giusto. Occorrerà dunque prestare attenzione ad alcune regole fondamentali. Vediamole insieme nel dettaglio:

  • Rispettare le dosi massime di sicurezza: la quantità di dolcificanti artificiali assunti è un aspetto fondamentale. È infatti sbagliato pensare che un prodotto che non apporta calorie in maniera rilevante possa essere introdotto in grandi quantità all’interno della dieta. L’eccesso può apportare, ad esempio, ad alterazioni del microbiota intestinale, inibendo le attività dei microrganismi e influenzandone l’equilibrio, anche se con i dati attuali non si sa ancora quanto siano dannose sotto questo punto di vista.
  • Non sottovalutare l’elevato potere dolcificante: come si è detto, i dolcificanti artificiali sono ingredienti con un potere dolcificante di gran lunga superiore allo zucchero. Questo significa che la quantità utile da assumere per ottenere il gusto desiderato è davvero bassa, e che è possibile in questo modo limitare l’apporto calorico rispetto all’utilizzo del normale saccarosio. Non bisogna quindi utilizzarli in quantità uguali a quelle che si utilizzerebbero in caso di zucchero da cucina, tenendo anche a mente le differenti intensità di edulcorazione dei diversi tipi di dolcificante.
  • Prevenire e combattere la dipendenza: i dolcificanti artificiali, usati in quantità molto, molto ridotte (minori rispetto al consigliato), possono anche essere utili per ridurre gradualmente l’assunzione di alimenti dolci, in modo da abituare pian piano i propri ricettori gustativi al sapore autentico degli alimenti e distoglierli dalla continua ricerca del gusto dolce. Per lo stesso motivo, è bene non utilizzare i dolcificanti artificiali in ogni contesto: se è possibile fare a meno di dolcificare un alimento, questa sarà la strada preferibile da seguire. Un altro modo per abituarsi a gusti meno dolci è, per esempio, nel caso del caffè, usare del latte per dolcificare e gradualmente diminuirne la quantità aggiunta.

Dolcificanti artificiali: quali e quanti assumerne al giorno

Per i diversi tipi di dolcificanti artificiali più diffusi in commercio, esistono dei limiti di assunzione e dei valori di DGA (Dose Giornaliera Accettabile), che corrispondono ai valori massimi accettabili, che è bene tenere a mente nella dieta di tutti i giorni. Una tabella riepilogativa può essere utile a riassumerli:

 

DolcificanteValore D.G.A.Potere edulcorante (rispetto al saccarosio)
Acesulfame K9 mg/kg130-200 volte superiore
Aspartame40 mg/kg180-200 volte superiore
Saccarina2.5 mg/kg300-500 volte superiore
Neotame2 mg/kg7000-13000 volte superiore
Sucralosio15 mg/kg600 volte superiore

 

Questi valori vengono periodicamente controllati e aggiornati dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) e dagli altri organi equivalenti nei diversi Stati. Va comunque detto che queste cinque tipologie di dolcificanti artificiali, come si è visto, rappresentano ad oggi la scelta più sicura in termini di qualità e di effetti sull’organismo.

L’uso dei dolcificanti è comunque sconsigliato ai bambini sotto i tre anni, a donne in gravidanza e in allattamento.

La proposta di Pesoforma

Per chi si avvicina per la prima volta al mondo dei dolcificanti artificiali, è normale che i dubbi e le incertezze sui pro e i contro per la salute, così come sulla scelta del dolcificante più adatto, siano all’ordine del giorno. Si è visto infatti come questi prodotti siano ancora oggi ancora poco conosciuti, nonostante una presenza sul mercato che a partire soprattutto dagli anni Novanta ha conosciuto un vero e proprio boom. Proprio per aiutare a orientarsi nella scelta più adatta, Pesoforma ha pensato a due soluzioni che rispondano alle diverse esigenze e, allo stesso tempo, che garantiscano tutta la sicurezza che da sempre accompagna il brand. Il Dolcificante Ipocalorico in Bustine Pesoforma, nella pratica confezione da ben 40 bustine, è perfetto da utilizzare tutti i giorni al posto del normale zucchero da cucina. È senza glutine, a base di destrosio e aspartame (3%) dunque adatto anche a chi soffre di particolari intolleranze, e può essere impiegato per dolcificare bevande sia calde che fredde.

Per chi invece è alla ricerca di una soluzione da portare sempre con sé in borsa, ecco che il Dolcificante Ipocalorico in Compresse Pesoforma rappresenta la risposta perfetta. Proprio come la versione in bustine, è privo di glutine, contiene lattosio e aspartame (40%) e le ben 300 compresse contenute in ogni confezione vi permettono di non dover mai rinunciare a quel tocco di dolcezza in più! In più rappresenta una soluzione igienica anche fuori casa: basterà infatti premere sull’apposito sistema di erogazione per far fuoriuscire direttamente le compresse, permettendovi di gustare in tutta sicurezza le vostre bevande preferite!



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